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I certificati bianchi per gli impianti di depurazione di acque reflue civili ed industriali

    Come richiedere i certificati bianchi per gli impianti di depurazione di acque reflue industriali

    I certificati bianchi sono titoli negoziabili che certificano il risparmio conseguito nell’utilizzo di energia elettrica in seguito ad interventi di efficientamento energetico dei processi.

    Le attività di gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati a progetti di efficienza energetica condotti nell’ambito del meccanismo dei certificati bianchi sono affidate al Gestore Servizi Energetici (GSE).

    In questo articolo vedremo come gli impianti di trattamento delle acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale o acque reflue industriali possono accedere al meccanismo dei titoli di efficienza energetica e quali passaggi è necessario fare per ottenerli.

     

    Certificati bianchi per impianti di depurazione civili ed industriali
    Certificati bianchi per impianti di depurazione civili ed industriali

    Quanto vale un titolo di efficienza energetica?

    Il risparmio viene quantificato in Tonnellate Equivalenti di Petrolio (TEP) e per ogni TEP risparmiata viene corrisposto un certificato. Questo può essere valorizzato e scambiato su una piattaforma di mercato gestita direttamente dal GME (Gestore dei Mercati Energetici) o tramite contrattazioni bilaterali.

    I certificati bianchi sono cumulabili con altri incentivi?

    I certificati bianchi non possono essere cumulati con altri incentivi a carico delle tariffe dell’energia elettrica e del gas e con altri incentivi statali, destinati ai medesimi progetti. Nel rispetto delle rispettive norme operative e nei limiti previsti e consentiti dalla normativa europea, i certificati bianchi sono invece cumulabili con finanziamenti erogati a livello locale, regionale e comunitario (es. i POR FESR, erogati dalle Regioni) e con l’accesso a:

    • fondi di garanzia e fondi di rotazione;
    • contributi in conto interesse;
    • detassazione del reddito d’impresa riguardante l’acquisto di macchinari e attrezzature. In tal caso il numero dei titoli spettanti è ridotto del 50%.

     

    Chi può richiedere i certificati bianchi?

    I certificati bianchi sono uno dei principali meccanismi di incentivazione dell’efficienza energetica nel settore industriale, delle infrastrutture, dei trasporti e dei servizi, compreso il servizio idrico.

    I distributori di energia elettrica e gas naturale con più di 50’000 clienti finali rientrano tra i soggetti obbligati a rientrare nel meccanismo e hanno obiettivi annuali da raggiungere.

    Tuttavia, possono partecipare al meccanismo anche altri soggetti volontari, che scelgono liberamente di realizzare interventi che portano ad una riduzione del consumo finale di energia, tra cui gli impianti di trattamento acque reflue industriali e acque reflue urbane.

    I soggetti che possono presentare richiesta di accesso agli incentivi per la realizzazione di progetti di efficienza energetica sono i seguenti:

    • ESCO certificata UNI 11352
    • Società con Esperto in Gestione Energia (EGE) certificato UNI 11339
    • Società con sistema di gestione certificato ISO 50001

    Un’impresa può dunque nominare un esperto di gestione dell’energia certificato, oppure certificarsi secondo la norma UNI 11352, oppure dotarsi di un sistema di gestione dell’energia e acquisire i requisiti per presentare direttamente le richieste di accesso agli incentivi.

    In alternativa, e imprese possono avvalersi, delegandoli, di soggetti terzi già in possesso dei requisiti per la presentazione dei progetti.

    Quali interventi di efficientamento sono ammessi per gli impianti di depurazione?

    Nel caso degli impianti di depurazione di acque reflue industriali o civili, alcuni degli interventi che possono rientrare nel meccanismo dei certificati bianchi sono:

    • Installazione di motori elettrici
    • Installazione o sostituzione di nuove pompe
    • Sostituzione di sistemi di produzione, distribuzione e diffusione dell’aria compressa
    • Sostituzione di sistemi di movimentazione dei reflui (mixer)
    • Realizzazione di nuove vasche di ossidazione biologica
    • Installazione o sostituzione di nuove centrifughe
    • Installazione o sostituzione di nuovi sistemi di disidratazione meccanici
    • Installazione o sostituzione di sistemi di disidratazione termici
    Certificati bianchi per impianti di depurazione civili ed industriali
    Quali interventi di efficientamento sono ammessi per gli impianti di depurazione?

    Come fare la richiesta e quando presentare il progetto di efficientamento al GSE?

    La richiesta di accesso al meccanismo presentata al GSE deve contenere una descrizione dell’intervento di efficientamento, la quantificazione dei consumi pre-intervento e una stima del consumo ex-post.

    Per poter costruire i consumi ex-ante è necessario effettuare un’apposita campagna di misurazioni per un periodo di almeno 12 mesi, su cui costruire la baseline di riferimento. A seconda dell’intervento oggetto di richiesta, cambiano i parametri di valutazione che devono essere quantificati. Di conseguenza cambiano anche gli strumenti che devono essere installati sull’impianto per la raccolta dei dati necessari alla costruzione della baseline.

    Le fasi sono indicativamente le seguenti:

    • Decisione di effettuare l’intervento e comprensione dei parametri da monitorare per la costruzione della baseline
    • Installazione della strumentazione necessaria
    • Inizio della rendicontazione ex-ante e della raccolta dei dati
    • Sviluppo della baseline dopo aver raccolto 12 mesi di dati e stima dei risparmi ottenibili
    • Redazione della richiesta al GSE con allegata baseline e stima dei risparmi
    • Presentazione del progetto al GSE
    • GSE fornisce riscontro sull’accettazione del progetto (entro 90 gg dalla data di presentazione)
    • Realizzazione del progetto
    • Misura dei consumi ex-post e calcolo dei risparmi effettivi
    • Presentazione annuale dei risparmi al GSE, che certifica il risparmio e autorizza l’emissione dei titoli al GME per tutta la durata del progetto così come approvato dal GSE
    ETC Engineering Certificati bianchi impianti di depurazione industriali e civili
    Come si calcolano i risparmi per gli impianti di depurazione industriali e civili?

    Come si calcolano i risparmi?

    I progetti ammessi al meccanismo dei certificati bianchi sono definiti dalla normativa e sono suddivisi per tipologia in base al settore di riferimento. Tuttavia, è possibile implementare progetti diversi da quelli già previsti dalla normativa. In questo caso è necessario presentare una richiesta al GSE per valutarne l’ammissibilità.

    Pertanto, in funzione delle caratteristiche del progetto che si intende realizzare, è possibile sottoporre a valutazione del GSE due tipologie di progetto:

    • progetti a consuntivo (PC): prevedono una misura puntuale delle grandezze caratteristiche sia nella configurazione ex ante sia in quella post-intervento;
    • progetti standardizzati (PS): prevedono la possibilità di misurare le grandezze caratteristiche di un idoneo campione rappresentativo dei parametri di funzionamento del progetto.

    Nel caso dei progetti standardizzati (quali installazione led illuminazione, installazione di impianti di produzione di aria compressa, etc.) il GSE propone un algoritmo predefinito per il calcolo dei risparmi.

    Nel caso dei progetti a consuntivo (il GSE fornisce un elenco di numerosi interventi nei settori industriale, civile, reti, servizi e trasporti) è invece necessario completare la richiesta con la proposta di uno specifico algoritmo di calcolo così come di un prospetto per la rendicontazione dei risparmi.

    In caso di interventi di sostituzione di macchinari e apparecchiature, per accedere all’incentivo è necessario misurare i consumi per almeno 12 mesi prima della realizzazione del progetto e presentare la richiesta al GSE prima della data di avvio della realizzazione del progetto.

    Nel caso degli impianti di depurazione delle acque reflue, le modalità di calcolo e i KPI di riferimento variano ovviamente in funzione del tipo di intervento che deve essere effettuato. Riportiamo di seguito, a titolo esemplificativo, il caso di intervento di “sostituzione di sistemi di produzione, distribuzione e diffusione dell’aria compressa” in un impianto di depurazione di acque reflue civili o industriali.

    Come vengono quantificati questi risparmi?

    Il GSE richiede che in questo caso il risparmio sia quantificato come:

    come calcolare i risparmi dei titoli di efficienza energetica impianti di depurazione
    come calcolare i risparmi nel caso di sostituzione di sistemi di produzione, distribuzione e diffusione dell’aria compressa in un impianto di depurazione di acque reflue civili o industriali

    Dove:

    • RISP il risparmio di energia primaria, espresso in TEP;
    • kgO2 la quantità di ossigeno presente nel volume di aria elaborato dal sistema di produzione
    • dell’aria compressa nella situazione ex post e pari alla quantità di aria (espressa in Sm3) per 0,285 kgO2/Sm3 aria;
    • SAEbaseline (Standard Aeration Efficiency) l’efficienza di aerazione in condizioni reali riferita alla
    • soluzione di baseline [kgO2/kWh] pari al rapporto tra i kgO2 forniti e l’energia elettrica consumata
    • dal sistema di produzione dell’aria compressa;
    • SAEex post l’efficienza di aerazione in condizioni reali riferita alla soluzione ex post, pari al rapporto tra i kgO2 forniti e l’energia elettrica consumata dal sistema di produzione dell’aria compressa;
    • fe il fattore di conversione pari a 0,000187 tep/kWh, in caso di prelievo di energia elettrica dalla
    • rete elettrica nazionale.

    Il programma di misura dovrà prevedere il monitoraggio giornaliero dei seguenti parametri:

    • portata d’aria fornita al sistema di produzione [Sm3/h];
    • energia elettrica consumata dal sistema di produzione dell’aria compressa [kWh];
    • concentrazione dell’ossigeno disciolto nelle vasche di ossidazione [ppmO2]
    ETC Engineering Certificati bianchi impianti di depurazione industriali e civili
    ETC Engineering Certificati bianchi impianti di depurazione industriali e civili

    Da dove comincio quindi? Quali sono i primi step?

    ETC è al fianco degli impianti di trattamento di ogni tipo di acque reflue (acque reflue industriali, commerciali o di produzione, scarichi di acque reflue urbane, ecc) e può renderti più facile la richiesta e la valutazione della possibilità di accedere ai certificati:

    • Aiutandoti a valutare che misuratori serve installare per la raccolta dei dati necessari
    • Aiutandoti a costruire la baseline pre-intervento
    • Aiutandoti a quantificare i risparmi ottenuti post-intervento
    • Aiutandoti a mantenere l’efficienza del tuo impianto per ottenere il massimo risparmio nel tempo

    Contattaci con il form qui sotto per una chiacchierata senza impegno in cui ci puoi chiedere tutti i tuoi dubbi, capire quali sono i primi step da fare e soprattutto capire se il tuo impianto può fare la richiesta di certificati bianchi (e se ne vale la pena)!

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